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Reumatologia

Microbioma polmonare e progressione della malattia nella fibrosi polmonare idiopatica


Il ruolo del microbioma polmonare nella patogenesi della fibrosi polmonare idiopatica è sconosciuto.
L’obiettivo di uno studio è stato quello di verificare se le firme microbiche uniche siano associate alla progressione della fibrosi polmonare idiopatica.

I pazienti ( età 35-80 anni ) con fibrosi polmonare idiopatica entro 4 anni dalla diagnosi provenienti dallo studio COMET ( Correlating Outcomes with biochemical Markers to Estimate Time-progression in idiopathic pulmonary fibrosis ) sono stati seguiti per un massimo di 80 settimane.

La sopravvivenza libera da progressione è stata definita come tempo alla morte, esacerbazione acuta, trapianto di polmone, o diminuzione della capacità vitale forzata ( FVC ) del 10% o superiore o diminuzione della capacità di diffusione del polmone ( DLCO ) del 15% o superiore.

Il DNA è stato isolato da 55 campioni di lavaggio bronchiolo-alveolare.

La pirosequenza 454 è stata utilizzata per assegnare unità tassonomiche operative ( OTU ) ai batteri in base a una divergenza di sequenza del 3%.

Sono state identificate OTU significativamente associate con la sopravvivenza libera da progressione con P minore di 0.10.
Queste OTU sono state poi utilizzate nella analisi delle componenti principali.

È stata valutata l'associazione tra componenti principali e microbi con carichi elevati dei fattori e sopravvivenza libera da progressione.

La capacità vitale forzata media è stata del 70.1% e la capacità di diffusione polmonare del 42.3% ( 14 ) rispetto al previsto.

La progressione della malattia era significativamente associata a una maggiore abbondanza relativa di due unità tassonomiche operative: Streptococcus OTU 1345 ( rischio relativo, RR=1.11; P=0.0009 ) e Staphylococcus OTU 1348 ( RR=1.16; P=0.012 ).

Le soglie per l'abbondanza relativa di ogni OTU associate con la sopravvivenza libera da progressione sono state maggiori del 3.9% per Streptococcus OTU 1345 ( RR=10.19; P=0.0002 ) e maggiori dell’1.8% per Staphylococcus OTU 1348 ( RR=5.06; P=0.003 ).

Questi dati preliminari indicano che la progressione della fibrosi polmonare idiopatica è associata alla presenza di componenti specifiche all'interno dei generi Staphylococcus e Streptococcus.
Saranno necessarie ulteriori ricerche per identificare le specie batteriche specifiche e per accertare se si tratti di una associazione causale. ( Xagena2014 )

Han MLK et al, Lancet 2014;2:548-556

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